submenusubmenu
< GO BACK
Salute e benessere

Consumare pasti in modo regolare: un aiuto a dieta e salute

Mangiare non deve essere un dovere ma un piacere, da ritagliare su di sé.

Tutti d’accordo

Ormai è risaputo: per una vita sana, oltre a variare gli alimenti, è importante suddividere l’assunzione di cibo in momenti diversi della giornata. È una sana abitudine che ci aiuta a tenere sotto controllo le calorie, ci trattiene dal consumare pasti disordinati nocivi al nostro benessere, mantiene il cervello attivo e il corpo in forma.

Un’abitudine sbagliata

Molti studi concordano nel sostenere che dobbiamo evitare di assorbire calorie in un solo pasto al giorno: è una consuetudine che può avere effetti spiacevoli sul nostro metabolismo, in realtà molto diffusa nella nostra società. La fretta, i ritmi di lavoro, gli impegni che riteniamo indispensabili ci impediscono spesso di “staccare” e di trovare il tempo necessario per preparare e mangiare un pranzo sano e possibilmente appetitoso, associato a un minimo di relax e, magari, in buona compagnia. Si preferisce “saltare” il pranzo e si arriva a cena con una fame da lupi, assai dannosa per esempio per chi vuole perdere peso.

3 o 5 pasti? Opinioni diverse

Ma allora: quante volte al giorno dobbiamo mangiare? Su questo i pareri divergono: il numero dei pasti varia a seconda dell’età, del lavoro, dello stato di salute, del fatto che si faccia sport regolarmente oppure no. Una regola che vada bene per tutti, come sempre, non esiste. Detto questo, però, la suddivisione in 3 pasti giornalieri (colazione, pasto e cena) più 1 o 2 spuntini è ampiamente condivisa e dunque consigliabile, anche se piccole variazioni a questo schema non sono da considerarsi dannose, specie se adottate con il solito buon senso.

Lo stile alimentare: a ciascuno il suo

Teniamo presente per esempio che gli studi scientifici non considerano “spuntino” una tazza di caffè, di tè o una bibita dietetica. Per molti però essi rappresentano una pausa salutare e tonificante, la cui rinuncia potrebbe comportare uno stress psicologico. Dal lato opposto c’è chi può saltare la colazione o la cena e avere comunque energia e freschezza mentale. Se è occasionale, infatti, e non ci sono malattie o disturbi alimentari, il digiuno di per sé non è nocivo. In altre parole, nutrirsi è indispensabile e farlo in modo vario e appetitoso rappresenta qualcosa di buono in sé. Quante volte mangiare nell’arco di una giornata è però una scelta individuale, che ciascuno deve adattare al proprio corpo, alle proprie abitudini e alla propria mente, senza seguire le mode, ma la personale sensazione di benessere.